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Come creare un giardino che sia bello e rispettoso dell'ambiente

Il giardino è un'oasi di pace e bellezza, un luogo dove rilassarsi e godersi la natura. Ma può essere anche un ecosistema fragile che richiede cura e attenzione. Con un po' di impegno, è possibile creare un giardino che sia bello e rispettoso dell'ambiente, in armonia con il pianeta. Ecco alcuni consigli: 1. Scegli le piante adatte al tuo clima. Evitare di piantare specie esotiche che necessitano di molta acqua e cure intensive. Optare per piante autoctone, che sono già adattate al clima locale e richiedono meno manutenzione. 2. Pianta alberi e arbusti. Gli alberi e gli arbusti forniscono ombra e riparo per gli animali selvatici, migliorano la qualità dell'aria e riducono l'erosione del suolo. 3. Usa il compostaggio. Il compostaggio è un processo naturale che trasforma i rifiuti organici in un fertilizzante ricco di nutrienti. Il compostaggio aiuta a ridurre la quantità di rifiuti inviati alle discariche e a migliorare la fertilità del suolo. 4. Installa un sistema

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Cenni di Etnobotanica

È una scienza olistica e transdisciplinare (approccio scientifico ed intellettuale che punta alla massima comprensione della complessità del mondo presente), al confine tra antropologia culturale e botanica, che si occupa dell'uso e della percezione delle specie vegetali all'interno di una o più società umane. 

Di seguito, l'etnobotanica si lega alla situazione geopolitica e culturale di oggi, rilevandone vicende storiche, usanze, costumi e forme linguistiche spesso importanti per ricostruire la loro origine e provenienza. L'etnobotanica intreccia spesso relazioni con altre due scienze (inter e trans) disciplinari (etnoscienze), l'etnobiologia e soprattutto l'etnomicologia, l'etnozoologia, l'etnopedologia, l'etnoclimatologia, l'etnofarmacologia e l'etnomedicina. Poi c'è anche l'agroecologia, l'ecologia umana e gli studi sulla diversità bio-culturale insieme all'etnolinguistica. Etnobotanica è un termine inglese (ethnobotany), interpretato ha definire la disciplina come una scienza, nacque alla fine del XIX secolo, nel 1895, e fu impresso da John W. Hashberger, botanico tassonomista statunitense dell'Università della Pennsylvania. Egli utilizza il termine, per la prima volta, per definire "lo studio dell'utilizzo delle piante nelle società primitive".

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